“La principale speranza di armonia nel nostro tormentato mondo risiede nella pluralità delle nostre identità, che si intrecciano l’una con l’altra e sono refrattarie a divisioni drastiche” scriveva qualche anno fa il celebre economista indiano Amartya Sen. Proprio l’identità intrecciata dei nuovi italiani, immigrati o figli di immigrati che hanno scelto l’Italia per costruire un futuro, sarà al centro della prima edizione del Festival delle Culture Intrecciate organizzato dal Comune di Rende dal 30 maggio al 1 giugno.
Il progetto del Festival, ideato dall’assessora comunale alla Cultura Marta Petrusewicz, mira anche a lanciare una riflessione sull’ibridazione come produttrice di novità. In Italia, come praticamente in tutta l’Europa, il paradigma culturale identitario – per quanto di recente costruzione – è molto forte. Di conseguenza, il passaggio al paradigma della differenza incontra resistenze, perché la mescolanza tra le culture è spesso percepita e rappresentata come una minaccia all’identità europea. La nuova cultura cosiddetta hyphenated in Italia è denotata con vari nomi, con enfasi varianti: meticcia, ibrida, mescolata, migrante, nomade, diasporica. La scelta della parola intreccio svela il gusto di individuare i fili che formano le diverse espressioni culturali che ospitiamo. Ne parleremo con le scrittrici e gli scrittori intrecciati, ce lo faranno vedere i cineasti e sentire i musicisti, tutte persone che vivono in Italia o ci sono nati, e che scrivono o compongono in italiano e si impegnano attivamente per una cultura a più voci.
“C’è un filo conduttore che lega le diverse attività promosse dalla giunta in questi anni, ed è l’inclusione – spiega l’assessora Marta Petrusewicz – inclusione che si traduce nella promozione della massima partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, aprendo le porte del Municipio a tutte le iniziative volte a favorire la coesione sociale. Il Comune di Rende si è fatto promotore di numerose iniziative in favore dei soggetti e delle comunità meno garantite, più deboli e marginali. La volontà di includere e valorizzare l’intero corpo sociale che anima e vive il territorio comunale ha dato il via a una riflessione che comprende anche questa prima edizione del Festival delle Culture Intrecciate. Un piccolo festival quest’anno ma che spero diventi un appuntamento annuale e una piattaforma per giovani artisti. Che produca, quindi, occasioni nuove.”